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Teologia biblica

GEERHARDUS VOS

Recensione pubblicata su "ICN-News.com" nella rubrica "Lunedì letterario"

Dopo aver proposto opere di giganti della teologia evangelica moderna e contemporanea come Jonathan Edwards, B.B. Warfield e Herman Bavinck, l’editore Alfa & Omega pubblica un altro classico del pensiero evangelico del Novecento. Si tratta del progetto di teologica biblica di Geerhardus Vos (1862-1949), per molti anni titolare della cattedra di teologia biblica che il Seminario di Princeton aveva appositamente creato per questo brillante studioso.

Per quanto la teologia biblica sia fondamentale per la fede evangelica, la sua riscoperta è relativamente recente in quanto, nella seconda metà del XIX secolo, alcune correnti che attraversarono il mondo protestante ne avevano oscurato l'importanza. Da un lato, il liberalismo ottocentesco aveva frantumato la possibilità stessa di concepire una teologia biblica canonica. La critica di stampo liberale, dopo aver operato una sorta di vivisezione del testo biblico, riconsegnava al predicatore un ammasso di testi disomogenei, privi di un disegno organico e complessivo. Al credente non rimaneva che leggere questa Bibbia spezzettata in senso moralistico e moraleggiante. D'altro lato, il dispensazionalismo di J.N. Darby e C.I. Scofield aveva spinto molti evangelici conservatori a perdere il senso unitario e progressivo della rivelazione biblica. Insistendo su una netta separazione tra Israele e la chiesa, quindi tra AT e NT, i dispensazionalisti correvano il rischio di smarrire la ricchezza del tessuto armonioso, ancorché complesso, della teologia biblica, introducendo una sorta di frammentazione all'interno dello sviluppo della storia della salvezza.

Alla luce di questo scenario ottocentesco, per molti versi ostile alla teologia biblica della fede evangelica classica, è da apprezzare ancor più l'opera di Vos che ha rimesso al centro dell'attenzione delle chiese evangeliche la necessità di riconoscere la tessitura unitaria e progressiva della rivelazione biblica, incentrata su Gesù Cristo. Come scrive Richard Gaffin nella densa introduzione al volume, Vos ricorda con forza che “la rivelazione redentiva ci ha raggiunti sotto forma di un processo storico che si schiude organicamente” (15): dalla Genesi all’Apocalisse passando per tutte le tappe intermedie. Vos ha uno stile talvolta complesso, ma il quadro d’insieme che offre è mozzafiato. Gli studenti di teologia e i pastori, in particolare, ne riceveranno un beneficio straordinario se investiranno nello studio di quest’opera.

Siccome questo filone di pensiero evangelico è stato ignorato in Italia, è ora che le Facoltà di teologia cattoliche e protestanti si confrontino con esso, superando la secolare negligenza e gli infondati pregiudizi.

Leonardo De Chirico

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