Il predicatore ha il dovere di persuadere gli altri riguardo alla verità cristiana. Il fatto che egli debba svolgere questo suo compito sacro e solenne dipendendo totalmente dallo Spirito di Dio non significa che potrà anche trascurare quei mezzi che Dio stesso ha stabilito per la predicazione della sua Parola. Non si può infatti ignorare la necessità di preparazione per il pulpito, né trascurare quei principi fondamentali di comunicazione verbale che provengono dalla rivelazione generale di Dio.
La domanda che dobbiamo porci è dunque abbastanza semplice: Si possono trovare nella Parola di Dio, esaminandola e studiandola attentamente, i principi essenziali di una sacra retorica?
L’argomento centrale di questo libro è che il modello o la struttura essenziale che Dio stesso ha voluto utilizzare nella proclamazione del cristianesimo del Nuovo Testamento è una combinazione di indicativo e imperativo.
«L’approccio alla Scrittura del dott. Carrick è accompagnato dalla convinzione che essa è l’insieme della rivelazione speciale in grado di interpretare se stessa, e che in tale rivelazione si osserva chiaramente il modello di comunicazione “indicativo-imperativo”. Egli rileva, inoltre, la presenza di categorie quali la forma “esclamativa” e quella “interrogativa”» (Albert N. Martin).
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