I sentimenti religiosi
JONATHAN EDWARDS (autore) | Collana La grande teologia evangelica
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«Non esiste domanda di maggiore rilevanza per l'umanità, alla quale ciascuno deve poter dare una risposta precisa, di questa: Quali sono le caratteristiche che distinguono coloro che si trovano in uno stato di grazia nei confronti di Dio e che attendono la sua eterna ricompensa? Ovvero, che poi è la stessa cosa: Qual è la natura della vera religione? e quali sono i segni caratteristici di quella virtù gradita agli occhi di Dio? Tuttavia, sebbene l'importanza di una tale questione sia veramente grande e la Parola di Dio ci fornisca una luce chiara e sufficiente per guidarci in tale argomento, non esiste punto più controverso di questo sul quale i cristiani professanti differiscono maggiormente gli uni dagli altri» (J. Edwards).
«Ne I sentimenti religiosi abbiamo la "magistrale trattazione di un problema teologico fondamentale" […]. L’accuratezza del metodo si unisce, poi, al rigore scientifico col quale Edwards affronta la questione che giunge fino alla scelta oculata e consapevole delle singole parole […]. Il valore di quest’opera è altissimo non tanto e non solo per la testimonianza storica che ci reca ma, ancora di più, per il contributo offerto nel rintracciare ed esporre i criteri oggettivi che devono regolare e con i quali deve confrontarsi ciò che, nel nostro tempo, è considerato il più soggettivo degli argomenti. Il modo in cui Edwards affronta e risolve la questione, a tutt’oggi, rimane insuperato e, forse, è insuperabile. […] la riflessione di Edwards è un richiamo e un invito per tutti ad un serio e approfondito “esame di coscienza” e ad avere il coraggio di fare una severa cernita dei sentimenti religiosi e delle “esperienze spirituali” passate e presenti» (Dall’Introduzione).
Indice del libro
PRIMA PARTE: a natura dei sentimenti e la loro importanza nella religione
- Osservazioni introduttive sui sentimenti
- La religione autentica è costituita, in gran parte, da sentimenti
- Alcune conclusioni dedotte dalla dottrina esposta
SECONDA PARTE: segni che non possono ritenersi certi per stabilire se i sentimenti procedono davvero dalla grazia oppure no
- Il fatto che i sentimenti religiosi siano molto intensi o di grado elevato non ha alcun valore per determinarne l'origine
- Il fatto che i sentimenti abbiano un grande effetto sul corpo non ha alcun valore per determinare se possiedono la natura della religione autentica
- Il fatto che alcuni siano particolarmente loquaci, ferventi e abbondanti nel parlare di argomenti religiosi, non ha alcun valore per determinare se i loro sentimenti procedono o meno dalla grazia
- Il fatto che le persone non si sforzino di esercitare i sentimenti non ha alcun valore per determinare se questi procedono o meno dalla grazia
- Il fatto che certi sentimenti religiosi siano accompagnati da alcuni testi della Scrittura che si presentano alla mente in modo improvviso e inspiegabile non ha alcun valore per determinare se sono davvero santi e spirituali
- Il fatto che ci sia una certa apparenza di amore nei sentimenti religiosi non ha alcun valore per stabilire se la loro natura è salvifica o no
- Il fatto che le persone provino dei sentimenti religiosi di vario tipo, e che si armonizzano tra loro, non è sufficiente per determinare se questi procedono dalla grazia
- Il fatto che sentimenti di conforto e di gioia seguano al risveglio e alle accuse della coscienza secondo un certo ordine non è sufficiente per determinarne l'origine
- Il fatto che le persone siano inclini a spendere molto tempo in pratiche religiose o che si impegnino con zelo nei doveri esteriori dell'adorazione non ha alcun valore per determinare l'origine dei loro sentimenti religiosi
- Il fatto che le persone lodino e glorifichino Dio con la loro bocca non ha alcun valore per determinare con certezza l'origine dei loro sentimenti religiosi
- Il fatto che chi sperimenta tali sentimenti religiosi sia estremamente convinto dell'origine divina della sua esperienza e di essere in uno stato di grazia, non ha alcun valore per determinare l'origine dei suoi sentimenti religiosi
- Riguardo alla natura dei sentimenti religiosi, non si può stabilire nulla con certezza dai racconti che ne fanno le persone, quand'anche questi fossero molto commoventi
TERZA PARTE: segni caratteristici dei sentimenti autenticamente santi e prodotti dalla grazia
Osservazioni introduttive
- I sentimenti autenticamente spirituali e che procedono dalla grazia derivano da influenze ed operazioni, prodotte nel cuore, che sono spirituali, soprannaturali e divine
- Il fondamento primario dei sentimenti autenticamente spirituali è la natura trascendentalmente eccellente ed amabile delle cose divine, per ciò che esse sono in loro stesse e non per il vantaggio che arrecano all'io o all'interesse personale
- I sentimenti autenticamente santi si fondano primariamente sull'amabilità dell'eccellenza morale delle cose divine, vale a dire che l'amore per le cose divine, per la bellezza e la dolcezza della loro eccellenza morale, è la sorgente di tutti i sentimenti santi
- I sentimenti che originano dalla grazia scaturiscono da una mente rettamente e spiritualmente illuminata per afferrare le realtà divine
- I sentimenti prodotti dalla grazia sono accompagnati da una convinzione della realtà e della certezza della cose divine
- I sentimenti che procedono dalla grazia sono accompagnati dall'umiliazione evangelica
- Un altro elemento che distingue i sentimenti autenticamente santi è che essi sono accompagnati dal cambiamento della natura
- I sentimenti che procedono davvero dalla grazia differiscono da quelli falsi ed ingannevoli per il fatto di generare e favorire lo stesso spirito amorevole, mansueto, pacifico, clemente e misericordioso che si manifestò in Cristo
- I sentimenti che procedono dalla grazia ammorbidiscono il cuore, e producono una sensibilità cristiana dello spirito
- Un altro segno che differenzia i sentimenti santi prodotti dalla grazia da quelli falsi risiede nella loro meravigliosa simmetria e proporzione
- Un altro segno preponderante e assai caratteristico dei sentimenti che procedono dalla grazia è che, più questi sono elevati, maggiore diviene la brama e il desiderio spirituale dell'anima di progredire spiritualmente. Al contrario, i sentimenti fasulli riposano soddisfatti di se stessi
- I sentimenti santi che procedono dalla grazia vengono esercitati e fruttificano nella pratica cristiana
- La pratica cristiana, ossia la vita santa, è una manifestazione ed un segno della sincerità di chi si professa cristiano agli occhi del suo prossimo e dei suoi fratelli
- La pratica cristiana è una prova distintiva e certa per la propria stessa coscienza.
Scheda dati
- Collana
- La grande teologia evangelica
- Genere
- Maturità spirituale
- Anno edizione
- 2003
- Numero pagine
- 536
- Copertina e formato
- morbida, 14,5x21 cm
- Titolo originale
- A Treatise concerning Reigious Affections
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